Qual’era la colonna sonora dell’Hippie Trail?
L’Hippie Trail è legato a doppio filo con la storia della musica degli anni Sessanta e ai grandi concerti-evento che si sono svolti tra il 1967 e il 1970 tra Stati Uniti e Inghilterra:
- il Festival di Monterey (California) dell’estate 1967 (16/18 Giugno);
- il Festival di Woodstock (New York) dell’estate 1969 (15/18 Agosto);
- il Festival di Altamont (California) della fine del 1969 (6 Dicembre);
- il Festival dell’Isola di Wight (Canale della Manica, Gran Bretagna) che si svolse in tre edizioni dal 1968 al 1970.
Gli artisti che si sono esibiti in questi concerti hanno contribuito con le loro canzoni ad “ispirare” il viaggio e a comporre una ideale colonna sonora, che si apre doverosamente con “San Francisco – Be sure to wear a flower in your hair” di Scott McKenzie, vero e proprio inno della Summer of Love.
Un altro evento che ha segnato il legame tra l’Hippie Trail e la storia della musica è il famoso soggiorno in India dei Beatles nel 1968, quando i Fab Four si ritirarono per un periodo di meditazione presso l’ashram del guru Maharishi e scrissero gran parte delle canzoni del “White Album”.

Se immaginiamo ai giorni nostri di comporre la propria colonna sonora di viaggio preferita da inserire nel nostro lettore musicale prima di partire, la scelta è veramente ampia e si rischia di dimenticare qualche “mostro sacro”.
Per comporre la nostra playlist possiamo appoggiarci come punto di partenza a:
- l’indice del romanzo Magic Bus, che l’autore Rory Maclean ha strutturato in 31 capitoli, ciascuno dei quali intitolato come una canzone dell’epoca;
- la raccolta Magic Bus, quella che fino all’avvento del digitale avremmo definito un triplo cd con 57 canzoni complessive;
- la colonna sonore del road-movie Easy Rider, composta da 10 tracce;
- la colonna sonora del celebre film Forrest Gump (che ricordiamo scopre di avere un figlio dalla ragazza hippie Jenny), anche questo un doppio cd con 32 grandi classici.