Viaggio all’Eden (Guida)

Marco Amante – Luigi Guidi Buffarini | 1973 | Viaggio all’Eden

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‘Viaggio all’Eden’ si apre con un incipit onirico e surreale sul percorso fisico e mentale del viaggio:
“Andando verso il Gange si risale il fiume della vita. Ai bordi della strada, sfilano lentamente gli altopiani brulli dell’Anatolia, i deserti polverosi dell’Iran e dell’Afghanistan, i paesi di fango che l’Occidente ha cancellato dalla memoria e che tuttavia esistono, le umide pianure del Pakistan e dell’India, le città sacre dell’induismo, le montagne incantate del Nepal. E intanto, spiando se stesso con l’aiuto della canapa, il viandante vede un altro universo sfilare. Vede i suoi sogni sepolti sorgere dal buio profondo e tingersi di rosso e di altri cento violenti colori, vede l’erba brillare, soffusa da una aureola luminosa, accoglie il caldo vento del deserto come la sua stessa pelle, il suo stesso respiro.”

Le descrizioni delle città attraversate sono sintetiche e per molte tappe illuminanti:

  • Istanbul era la città d’Oriente ai margini dell’ignoto mare dell’Asia, lo sconfinato altopiano in cui solo pochi si avventuravano: i più coraggiosi, i più avventurosi. Istanbul la chiamano l’imbuto. Si trovano tutti lì. È inevitabile. […] Questa è la prima tappa del pellegrinaggio verso l’Eden, la stazione obbligata in cui si incrocia il fiume che sale e che scende da Occidente a Oriente e da Oriente a Occidente.”
  • Kathmandu – Il centro della città vecchia in un clima tra medioevo – i templi fitti in Durbar Square alti sulle gradinate con le file di tetti a pagoda con ciuffi d’erba di muschi, le porte, le finestre, le travi di legno finissimamente scolpite, i mattoni a foglioline, i tetti orlati di campanelle con il battente a foglia di banano che tintinnano col vento, gli elefanti e leoni che fan la guardia…

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