Quali erano le tappe dell’Hippie Trail?
Possiamo indicare un luogo di partenza simbolico a Istanbul ed un luogo di arrivo convenzionale a Kathmandu.
Se vogliamo possiamo addirittura arrivare a due indirizzi precisi:
- il “Pudding Shop” nel quartiere di Sultanahmet a Istanbul era un locale di ritrovo dei viaggiatori in partenza, con una bacheca per la condivisione dei mezzi di trasporto ed una casella postale a cui scrivevano – spesso inutilmente – le famiglie dei ragazzi in viaggio;
- la “Freak Street” a Kathmandu era una strada costellata di negozi di hashish e marijuana, gestiti legalmente dal governo nepalese e punto di arrivo ideale.


Facendo un passo indietro, Istanbul è naturalmente un simbolo e da eterno crocevia storico tra Occidente e Oriente era la base di partenza per i viaggiatori provenienti dalle principali città europee, in particolare da Londra e Amsterdam che avevano organizzato un servizio di bus di linea dedicato.
Il viaggio proseguiva in 6 Stati attraverso la Turchia, l’Iran, l’Afghanistan e il Pakistan con un punto di arrivo variabile tra l’India e il Nepal.
Un percorso alternativo alla cosiddetta “Rotta Nord” per quel che riguarda la prima parte del viaggio deviava a Sud e toccava Siria, Giordania e Iraq per ricongiungersi a Teheran in Iran.
Se vogliamo fare il gioco delle principali città attraversate l’elenco comprende:
- Istanbul (Turchia);
- Teheran (Iran);
- Herat e Kabul (Afghanistan);
- il Khyber Pass, passo di montagna che segna il confine tra Afghanistan e Pakistan;
- Peshawar e Lahore (Pakistan);
- Delhi (India);
- Kathmandu (Nepal).


Ma attenzione… il percorso era tutt’altro che organizzato e lineare pertanto arrivati in India le strade dei viaggiatori si dividevano in vari percorsi alternativi che toccavano in ordine sparso:
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- la città sacra di Varanasi (Benares) sulle rive del fiume Gange (India);
- le spiagge “mistiche” di Goa (India);
- lo Sri Lanka;
- la città di Dacca nell’attuale Bangladesh.
Per chi proprio non voleva fermarsi c’era la possibilità di proseguire nel Sud-Est asiatico per la Thailandia e Indonesia e da lì lungo l’immensa striscia di terra e isole arrivare fino a Timor, ad un braccio di mare dall’Australia.
Questo percorso ha portato nella biografia dei fondatori della Lonely Planet alla definizione alternativa di Viaggio delle 3K: Kabul, Kathmandu e Kuta (nell’isola di Bali in Indonesia).